L’Europa del Terzo Millennio


Oggi a Parigi si sono incontrati i capi di stato dei due più pesanti (ed importanti) paesi d’Europa, la Merkel e Sarkò. Un vertice necessario, quanto mai atteso, ma che alla fine si è rivelato il solito buco nell’acqua. Si è parlato di debito sovrano, di politica economica comune, di eurobond (da non fare…?!?), di riforme, ma – come al solito – non si è affrontato IL problema.

Come ben sanno i vecchi biciclettai, quando la camera d’aria è bucata, prima si trova il buco, poi se ne puliscono i bordi, poi si applica il mastice e solo alla fine si mette la toppa… e come dicono loro – che tante camere d’aria hanno aggiustato – una toppa ben messa fa tornare nuova una camera d’aria che altrimenti sarebbe stata da buttare.

Ebbene, Germania e Francia, a parer mio, una volta accortisi del buco, hanno spalmato un po’ di mastice con le dita ed hanno messo una pecetta… non credo che reggerà per molto… probabilmente alla prima buca saremo punto e a capo.

Uscendo dalla metafora, il vero problema (il vero buco) è la politica europea.

Diavolo, possibile che il fallimento del trattato di Lisbona, l’allargamento frettoloso, l’impasse del sistema delle presidenze a turno, la pachidermica lentezza di un’Europa che dovrebbe correre come un cavallo per stare al passo di questa turbo-economia, non abbiano insegnato niente? Possibile che lo straordinario successo della moneta Euro sia già dimenticato? Possibile che non ci sia statista oggi nella nostra Europa in grado di dare una svolta, di accorgersi che gli oneri (debiti) sono di tutti e ugualmente lo sono gli onori (la crescita, il benessere, la coesione sociale)? Possibile che nessuno riconosca che oggi il mercato deve essere chiamato con la lettera maiuscola, come fosse un nome proprio di persona?

Qualche settimana fa, un grande uomo sebbene con una visione dell’Europa ben distante dalla mia, mi ha fatto una domanda a cui non sono riuscito a dare la risposta che avrei voluto. Mi ha chiesto: “Sei sicuro che gli italiani saranno mai disposti a farsi guidare da un presidente tedesco?”

Signori, la vera Europa ci potrà essere solo quando potremo dare con coscienza una risposta affermativa a questa domanda.

Fino ad allora l’Europa non sarà altro che una grande penisola ad ovest del continente asiatico, come vediamo nelle cartine geografiche.

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